Durante un sopralluogo a Firenze, il vicepremier Matteo Salvini chiarisce la linea politica della Lega: ecco qual è “la priorità” del suo partito.
Mentre Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle fanno impensierire il centrodestra negli ultimi sondaggi, Matteo Salvini torna a sottolineare la “priorità” della Lega. Ecco, a seguire, le dichiarazioni del vicepremier e leader della Lega a margine di un sopralluogo al cantiere del passante Alta Velocità a Firenze.
Tempi stretti per il centrodestra per le elezioni in Toscana
Rispondendo alle domande dei giornalisti sul tema delle candidature in Toscana, come riportato dall’Ansa, Matteo Salvini ha dichiarato: “Spero prestissimo – ha detto -, d’altronde non mi sembra che ci siano idee chiare neanche a sinistra”. Un riferimento che lascia intravedere le difficoltà non solo interne al centrodestra, ma anche nell’area progressista. Tuttavia, il vicepremier ha assicurato che la Lega è pronta ad affrontare la sfida: “Noi siamo pronti, e come Lega puntiamo a crescere“.
Il ministro ha poi voluto rimarcare il suo ruolo istituzionale, chiarendo che l’attività governativa non si sovrappone alla campagna elettorale: “Io faccio quello che è il mio dovere, non faccio cantieri elettorali, i cantieri li fanno gli operai, le imprese, gli ingegneri, i tecnici. Noi ci mettiamo i finanziamenti, le norme e la buona volontà”.
Sul nome indicato dal partito regionale per la guida della Toscana, ha espresso grande fiducia: “Sarà un punto di riferimento per la Lega in Toscana, questo è fuori di dubbio“.
La priorità di Matteo Salvini e della Lega
“Votano sei regioni, quindi è chiaro che non posso chiedere tutto dappertutto: la priorità, per quanto riguarda la Lega, è evidentemente proseguire col buon governo decennale in Veneto, questo è evidente“. Con queste parole, Matteo Salvini ha delineato la posizione ufficiale del partito rispetto alle prossime sfide elettorali.
Il Veneto, storicamente amministrato con successo dalla Lega, è considerato la regione chiave per rafforzare la continuità del cosiddetto “buon governo” che, secondo il ministro, ha caratterizzato l’ultimo decennio.
